Salve amici de “il Design è per sempre”… oggi non potremmo parlare di design quotidiano, democratico e industriale, se prima non parlassimo dell’immensa opera di sviluppo disciplinare e innovativa che Marco Zanuso elaborò, condusse e diffuse dal 1938 al 2001.

Non esiste il confine tra artigianato e design. Quello che noi facciamo sul modello, che poi sarà riprodotto 50.000 volte, è una attività in cui portiamo tutta la nostra esperienza, sia artigianale, sia industriale, sia disciplinare, sia accademica.
Marco Zanuso (Milano 1916-2001), è considerato una pietra miliare del design industriale italiano.

Ricerca, sperimentazione, tecnologia, progettazione, passione sono le sue parole d’ordine. Attivo nel campo del design industriale per oltre cinquant’anni, a partire dal secondo dopoguerra, Marco Zanuso ha collaborato con le più note aziende nei settori dell’arredamento (Arflex, Kartell, B&B, Bonacina, Elam, O-Luce) e degli elettrodomestici (Brionvega e Vortice), progettando diversi oggetti dalle linee accattivanti, ricche di colori e dalle forme morbide che hanno costruito il nostro paesaggio domestico e che ne denunciano una genialità impareggiabile.

Si forma nel pieno della tradizione razionalista italiana e la consapevolezza dell’urgenza della ricostruzione, ma anche la difficoltà a far riconoscere alle discipline del progetto un ruolo nella costruzione di una nuova società democratica e industriale, lo spinge ad impegnarsi attivamente nel dibattito architettonico e civile, divulgando i principi del funzionalismo come capo redattore di “Domus” (1946-1947), e di “Casabella-Continuità” (1953-1956). Contribuisce altresì a far emergere la questione dell’autonomia del “mestiere” di designer, sviluppando un proprio percorso che lo porta ad occuparsi del sistema industriale con un approccio e una metodologia da industrial designer, basati sui concetti di progettazione integrale e “integrata”.

Zanuso teorizza un approccio “globale” all’intervento, in cui il progettista ha il compito di controllare la totalità del processo iniziando dai ruoli attribuiti a organizzazione e gestione delle differenti competenze, e agli aspetti tecnologici e di produzione. Il suo lavoro è caratterizzato da un modo di progettare “coordinato e pre-ordinato” condotto spesso con Richard Sapper che collabora con lo studio dal 1956 al 1971, basato su ricerca e sperimentazione e che contempla un’analisi accurata delle questioni progettuali e incessanti confronti fra disegno, modelli e prototipi, utilizzando nuovi materiali e nuove tecnologie (è il primo ad applicare nuovi materiali e tecnologie agli oggetti di uso comune) che lo spingono a trovare inedite soluzioni costruttive, funzionali e formali , mobili-meccanisco insistendo sul rapporto fra portabilità e domesticità.

Ricordiamo alcuni suoi progetti iconici…

design iconico: zanusso
Da Sinistra: Televisore ALGOL 11 – BRIONVEGA (Zanuso-Sapper) 1964; Televisore DONEY – BRIONVEGA (Zanuso) 1962-1964; Radio TS 522 – BRIONVEGA (Zanuso) 1962-1964

 

design iconico: zanusso
Divano SLEEP-O-MATIC – ARFLEX (Zanuso) 1954-1963

Di Natalia Carere per Catanzaro Design Week